carlo bononi

Carlo Bononi. L’ultimo sognatore dell’Officina ferrarese
Ferrara | Palazzo dei Diamanti | 14 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018

Mostra a cura di Giovanni Sassu e Francesca Cappelletti, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara in collaborazione con Musei di Arte Antica del Comune di Ferrara

2017 – 2018
Ferrara Arte
www.palazzodiamanti.it

/ realizzazione materiali editoriali: catalogo, pieghevoli, manifesti
/ supporto realizzazione materiali esplicativi allestimento: legende, didascalie, pannelli
/ supervisione stampa offset
/ sito internet
/ redazione newsletter

foto © Dino Buffagni

 

Catalogo Carlo Bononi

CATALOGO 'Carlo Bononi. L'ultimo sognatore dell'Officina ferrarese'Al nostro bookshop è in vendita la pubblicazione che accompagna la rassegna, e che comprende saggi, introduzioni di sezione e schede di ciascuna opera esposta, intende fornire un approfondimento a tutto tondo su Carlo Bononi attraverso un focus biografico, una disamina storico artistica dei dipinti, della tecnica pittorica e disegnativa, dei suoi committenti e degli scenari entro i quali si trovò ad operare. Catalogo a cura di Giovanni Sassu e Francesca CappellettiSaggi di Giovanni Sassu, Francesca Cappelletti, Barbara Ghelfi, Anna Valentini, Cecilia Vicentini, Lara Scanu, Michele Danieli, Camillo Tarozzi, Fabio Bevilacqua, Andrea MarchesiIntroduzioni di sezione di Giovanni Sassu320 pagine illustrateFondazione Ferrara Arte editoreMODULO D'ORDINEwww.palazzodiamanti.it/1634/carlo-bononi-l-ultimo-sognatore-dell-officina-ferrarese

Pubblicato da Palazzo dei Diamanti su Domenica 29 ottobre 2017

Pittore di scene mitologiche nonché di grandi cicli decorativi sacri e di pale d’altare, Bononi elabora un linguaggio pittorico che pone al centro l’emozione, il rapporto intimo e sentimentale tra le figure dipinte e l’osservatore. Negli anni drammatici dei contrasti religiosi, dei terremoti e delle pestilenze, il sapiente uso della luce e il magistrale ricorso alla teatralità fanno di lui uno dei primi pittori barocchi della penisola, come testimoniano le seducenti decorazioni di Santa Maria in Vado del 1617 circa.
Ma Bononi fu anche un grande naturalista: nelle sue opere il sacro dialoga con il quotidiano. Tele come il Miracolo di Soriano o l’Angelo custode mostrano quanto acuta fosse per l’artista la necessità di calare il racconto sacro nella realtà, incarnando santi e madonne in persone reali e concretamente riconoscibili. In questa prospettiva, pochi come lui hanno saputo coniugare il nudo maschile con le esigenze rappresentative dell’Italia ancora controriformista di inizio Seicento: i suoi martiri e i suoi santi sono dipinti con perfezione potente e, al contempo, suadente, ma senza alcun gusto voyeuristico.
Tutto questo era ben chiaro agli occhi dei contemporanei. Il “divino” Guido Reni, a pochi anni di distanza dalla morte di Carlo, avvenuta nel 1632, lo esaltava descrivendolo «pittore non ordinario» dal «fare grande e primario», dotato di «una sapienza grande nel disegno e nella forza del colorito».
Il giudizio di Reni sarà messo alla prova nell’autunno del 2017: la sapienza del disegno e la forza del colorito di Carlo Bononi vi aspettano per sorprendervi e sedurvi a Palazzo dei Diamanti.